Riflessione domestica – VI domenica Tempo Ordinario (anno B) [11/02/2024]
da Parrocchiaponte.it, il sito della Comunità pastorale delle parrocchie di San Maurizio, San Luigi Gonzaga, Santi Matteo e Carlo.
Riproponiamo anche su parrocchiechiurocastionetto.it una iniziativa in collaborazione con la comunità pastorale di Ponte, Sazzo e Arigna: oltre al commento al Vangelo, un semplice sussidio per tutta la famiglia con giochi e riflessioni a partire dalle letture della domenica.
In questa domenica, l’evangelista Marco prosegue la sua narrazione delle giornate di Gesù e dei suoi miracoli. Nel brano di oggi, ci viene raccontata la “purificazione ” di un lebbroso. Ai tempi di Gesù i lebbrosi erano completamente emarginati dalla società, perdevano tutto, dovevano allontanarsi e vivere da soli e ogni volta che si avvicinavano ad un’altra persona dovevano urlare e avvisare che erano contagiosi. Infine, come se non ne avessero abbastanza, venivano considerati impuri, peccatori e la lebbra era considerata il loro castigo. Dopo l’esperienza del covid, soprattutto nella sua fase iniziale, riusciamo a capire un po’ di più la solitudine di queste persone, la paura del contagio e l’esclusione da ogni attività sociale. Quest’uomo disperato chiede a Gesù di “purificarlo. Non chiede di essere guarito, ma pensando di essere impuro, chiede di guarire la sua anima prima del corpo. Che bella testimonianza di fede!!! L’uomo capisce che ciò che conta è guarire dentro, essere puri, poi sicuramente spera anche nella guarigione corporale, ma è la seconda scelta. Tante volte nelle nostre preghiere chiediamo anche noi qualcosa a Gesù, spesso chiediamo la salute per noi o per le persone a noi care, un po’ meno spesso chiediamo di guarire la nostra anima. Gesù lo guarisce, ma dice all’uomo di non divulgre l’accaduto, non vuole essere preso per un guaritore, non vuole che la gente vada da lui solo per le malattie fisiche. Gesù è venuto per annunciare il Vangelo, per salvarci, per convertirci per guarirci dentro. Il suo primo compito non è guarire, ma svelarci com’è realmente Dio, farci capire quanto ci ama e per questo ci salverà a caro prezzo. Ma quest’uomo fa esattamente il contrario, tanto che Gesù è costretto a cambiare i suoi programmi per non essere sopraffatto dalla Gente che lo cerca solo per le sue guarigioni. Che peccato che quell’uomo abbia disobbedito a Gesù, ma sapete cosa vi dico: io un po’ lo invidio. Cio che gli è accaduto è talmente grande e la sua gioia tale da non riuscire a contenerla. Anche io, uomo salvato da Gesù, guarito, perdonato, amato… vorrei essere capace di gioire di questa cosa a tal punto da sentire la necessità di dirlo a tutti, di divulgare quanto il Signore ha fatto per me. Vorrei essere capace di sentirmi amato da Dio e quindi di amare come Lui, perdonato e perdonare come Lui, guarito nel profondo e quindi divulgatore della Parola che salva. In questa domenica dedicata ai malati, preghiamo perchè chi è malato, perchè possa trovare conforto per le proprie sofferenze; ma preghiamo anche per chi è sano fisicamente ma malato nell’anima, perchè possa trovare la guarigione più importante, quella che cambia la vita. Buona domenica.
Paolo Curtaz ci aiuta a comprendere meglio questo brano di Vangelo riportato ai giorni nostri, possiamo ascoltare il suo commento cliccando su questo link: Commento al Vangelo del 11 febbraio 2024 di paolocurtaz (soundcloud.com)
Per tutti, in particolare famiglie e ragazzi, proponiamo spunti di riflessione e giochi presi dalla rivista “Catechisti parrocchiali”, potete aprire il file cliccando su: “riflessione e giochi” in fondo alla pagina.