Riflessione domestica – V domenica Tempo di Quaresima (anno B) [17/03/2024]
da Parrocchiaponte.it, il sito della Comunità pastorale delle parrocchie di San Maurizio, San Luigi Gonzaga, Santi Matteo e Carlo.
Riproponiamo anche su parrocchiechiurocastionetto.it una iniziativa in collaborazione con la comunità pastorale di Ponte, Sazzo e Arigna: oltre al commento al Vangelo, un semplice sussidio per tutta la famiglia con giochi e riflessioni a partire dalle letture della domenica.
Vogliamo vedere Gesù !!! Questa è la richiesta di due greci, pagani, simpatizzanti dell’ebraismo. Gesù resta un po’ turbato da questa domanda, perchè si rende conto che è giunta l’ora, sa che manca poco alla sua morte. Una morte atroce, dolorosa e vergognosa quella del patibolo della croce, tuttavia intesa come una gloria: l’elevazione in alto, segno della sua salita a cielo, dell’ascesa al trono regale. Gesù alla domanda dei due Greci non risponde con un “sì” o con un “no”, ma dice:<< E’ venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia Glorificato>>. Queste parole, a prima vista sembrano ignorare la domanda iniziale, in realtà ne danno la vera risposta, perchè chi vuole conoscere Gesù deve guardare dentro la croce, dove si rivela la sua Gloria. La croce quindi diventa il simbolo della salvezza del mondo intero. Giovanni ci invita a volgere il nostro sguardo verso il crocifisso, che non è un oggetto ornamentale, ma un segno religioso da contemplare e comprendere. In Gesù crocifisso si svela il mistero della morte del Figlio, obbediente al padre fino alla fine, come supremo atto di amore fonte di vita e di salvezza per l’umanità di tutti i tempi. E noi vogliamo vedere Gesù? Questi Greci pagani ci possono insegnare molto. Non so se cercassero Gesù per curiosità o per fede, ma la ricerca continua di Gesù è il primo passo. Lasciarsi incuriosire da Lui, per poi cercarlo più intensamente guardando il crocifisso, contemplandolo, entrando nelle piaghe di Gesù fino al cuore. Lì ci scopriremo figli amati di un amore che non ha confini, che non si può tenere tutto dentro ma che deve essere donato anche agli altri. Non dimentichiamoci questo: guardare il cocifisso, ma guardarlo dentro. La settimana scorsa, purtroppo, altre tre persone in Libia sono state condannate a morte perchè cristiane. La Libia è diventata il terzo posto al mondo per persecuzione di cristiani. Alle persone condannate è stato chiesto di rinnegare Gesù per avere salva la vita. Oggi leggo questo Vangelo e capisco che queste tre persone hanno saputo vivere fino in fondo la Parola, che anch’esse saranno elevate, attratte da Gesù che ci ha mostrato la via. Hanno condiviso con il Signore la stessa angoscia che ha provato Lui sapendo che era vicina la sua ora, descritta da Giovanni nel Vangelo di oggi. Ma la cosa più importante è che Lo hanno imitato fino alla fine fiduciosi in Dio e nelle sue promesse. Avevano una via d’uscita: il rinnegamento, e avrebbero salvato la loro vita su questo mondo. Hanno deciso di investire in un’altra vita dove nessuno potrà più ucciderli. Questi sono i martiri del giorno d’oggi, non dimentichiamoci di loro. Buona domenica.
Per tutti, in particolare famiglie e ragazzi, proponiamo spunti di riflessione e giochi presi dalla rivista “Catechisti parrocchiali”, potete aprire il file cliccando su: “riflessione e giochi” in fondo alla pagina.