Riflessione domestica – II domenica Tempo di Pasqua (anno B) [07/04/2024]
da Parrocchiaponte.it, il sito della Comunità pastorale delle parrocchie di San Maurizio, San Luigi Gonzaga, Santi Matteo e Carlo.
Riproponiamo anche su parrocchiechiurocastionetto.it una iniziativa in collaborazione con la comunità pastorale di Ponte, Sazzo e Arigna: oltre al commento al Vangelo, un semplice sussidio per tutta la famiglia con giochi e riflessioni a partire dalle letture della domenica.
Gesù è davvero risorto !!! Nonostante sia già apparso più di una volta ad alcuni di loro, i discepoli erano ancora confusi e impauriti perciò rinchiusi nel cenacolo. Gesù, dopo la sua morte, appare sotto altre forme, diverse da prima e non sempre riconoscibili immediatamente. Così succede anche oggi in mezzo a noi, Gesù è presente e lo possiamo riconoscere da alcuni gesti, in alcune persone… Appare ai discepoli nel cenacolo, ma c’è un grande assente: Tommaso. Quante volte abbiamo additato Tommaso come un incredulo? Forse dimenticando che poco tempo prima, quando Gesù si era ritirato a Efraim perchè volevano ucciderlo, mentre si preparava a rischiare la vita per andare Betania dal suo amico Lazzaro che era morto, l’unico discepolo che aveva detto a Gesù che sarebbero andati a morire con lui era Tommaso. Vi sembra un uomo di poca fede? Tommaso, era telmente innamorato di Gesù, talmente rattristato per l’accaduto che aveva bisogno di un gesto forte per uscire da questa sua sofferenza. Un po’ come noi, quando le cose vanno male, quando siamo delusi, facciamo fatica a credere e vorremmo un gesto forte che ci aiuti ad andare avanti. Ma per ricevere questo gesto non dobbiamo mollare, dobbiamo saperlo riconoscere e soprattutto dobbiamo essere ancora lì 8 giorni dopo… come Tommaso nel cenacolo. Se davvero avesse pensato che tutto fosse finito non sarebbe stato lì, ma uno dei segreti per noi cristiani è perseverare. Ha fatto bene ad andare al cenacolo perché Gesù è tornato per lui, non per rimproverarlo della sua incredulità, ma per amore, per misericordia e per mostrargli la sua sofferenza. Come a dire: Tommaso so che hai sofferto molto, ma guardami, anche io ho sofferto molto!!! In quell’attimo la fede del discepolo esplode in un’acclamazione grandiosa: Mio Signore e mio Dio. Allora in questa domenica, in cui ci riconosciamo per molti aspetti in Tommaso, nella sua debolezza e incredulità, ricordiamoci anche la sua forza e la perseveranza. Invochiamolo se necessario, perché ci aiuti ad avere quella fede grande che non ci fa mollare mai, neanche quando tutto sembra perduto!!! Buona Domenica.
Per tutti, in particolare famiglie e ragazzi, proponiamo spunti di riflessione e giochi presi dalla rivista “Catechisti parrocchiali”, potete aprire il file cliccando su: “riflessione e giochi” in fondo alla pagina.