La via del Vangelo ci indica che Gesù è presente in ogni povero. Ci fa bene ricordarlo per liberarci dalla tentazione, sempre ricorrente, dell’autoreferenzialità ecclesiastica ed essere una Chiesa della tenerezza e della vicinanza, dove i poveri sono beati, dove la missione è al centro, dove la gioia nasce dal servizio. Ricordiamo che lo stile di Dio è lo stile della prossimità, della compassione e della tenerezza. Questo è lo stile di Dio.
Discorso del Santo Padre Francesco ai membri di Caritas Italiana nei 50 anni di fondazione
La Comunità cristiana, come Popolo di battezzati, dovrebbe rendere evidente l’amore vicendevole e verso l’esterno in maniera pratica, tanto che “non c’era nessun bisognoso tra loro”. L’attività caritativa della Chiesa ha quindi un principale scopo pedagogico: l’insegnare e l’organizzare la Comunità cristiana affinché metta al primo posto i poveri e viva con uno stile, riguardo ai beni, coerente e conseguente la propria fede e il proprio vivere l’Eucaristia. Cioè senza “nessun bisognoso tra loro”. Questa necessità di organizzarsi e vivere queste dimensioni della fede è quella parte di Chiesa cattolica che si chiama Caritas.